Sarah Michelle Gellar

Angel's Bio

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.vero.
view post Posted on 5/9/2010, 10:52




Angel è senza dubbio una delle figure meglio riuscite e più amate del Whedonverse: nato per morire dopo pochi episodi, nella prima stagione di Buffy, ha ottenuto un tale successo che non solo è stato promosso a regular, ma era così amato dagli autori, per via delle sue mille sfaccettature, da guadagnarsi una serie tutta sua. Con 166 episodi all’attivo in 8 anni, ben 20 in più della stessa Buffy, è il personaggio più longevo del Buffyverse.
Il motivo di tanto successo è molto semplice: Angel rappresenta con straordinaria efficacia il meglio e il peggio dell’essere umano, richiamando alla mente modelli e archetipi già protagonisti della mitologia, della tragedia greca, della letteratura e persino della moderna psicanalisi.
Come un moderno Prometeo, è costantemente proteso verso la luce, ma bloccato alla nuda terra da catene forgiate da quello stesso fuoco che egli aveva rubato agli dei, punito da essi per la propria arroganza.
Arroganza che è al contempo la sua grandezza e la sua dannazione.
Esattamente come l’essere umano che, sin dalla notte dei tempi, è costantemente in bilico tra luce e ombra.
Una metafora molto semplice e proprio per questo enormemente efficace.
Il demone rappresenta l’oscurità insita in ogni individuo, l’anima la capacità di resistervi con la lotta quotidiana e il sacrificio.
Ma attenzione, queste sono astrazioni, modelli creati dall’uomo stesso per spiegare e capire la propria natura, portando alla luce pulsioni interiori, inscindibili dalla personalità di ciascuno. E bisogna tenerlo bene a mente: non si deve correre il rischio di banalizzare un personaggio così sfaccettato, ritenendolo semplicemente composto da due parti ben distinte. Angel è un tutt’uno, è Angelus ed è Liam (e non meramente la loro somma).
Queste sono considerazioni intellettuali e culturali. Ma ci sono un’infinità di altri fattori a livello emotivo (ed emozionale), che attanagliano il pubblico – specie quello femminile! – al cuore e allo stomaco.
Fondamentalmente, Angel è il maschio per eccellenza.
Se i rappresentanti del genere maschile vivono facendo del loro meglio per dimostrare di possedere gli attributi, egli agisce dando per scontato di essere più dotato degli altri, anzi il più dotato. La sua forza e il suo carisma nascono anche da questa innata consapevolezza.

Chi gli è intorno percepisce quest’aura di sicurezza, quella particolarissima vibrazione che sembra voler dire "attenzione, io non bluffo mai".
Se a tutto questo si aggiunge il suo enorme potenziale e la sua testardaggine, ecco spiegata la sua naturale leadership, la sua innegabile attitudine al comando, ad essere il primo, sempre; a non fermarsi davanti a nulla.
E come se tutto ciò non bastasse, c’è la componente del "vampiro tormentato dal passato", la consapevolezza che egli, nonostante l’anima è pur sempre il ragazzo sbagliato.
Al di là della bellezza fisica, egli vanta un fascino unico. Anche Angelus attrae e proprio per questo spaventa, perché sa solleticare a proprio vantaggio insospettabili lati delle sue vittime. And last but not least, colpiscono la sensibilità e la dolcezza del personaggio, la capacità di sacrificarsi fino all’estremo, le sue rinunce. Il suo non essere mai superficiale, le incertezze e i dubbi – umanissimi – che si porta dentro e nonostante i quali va avanti, come direbbero gli anglofili, no matter what.
Tutti questi elementi contribuiscono a fare di Liam/Angel(us) un personaggio unico, a tutto tondo, splendido e irresistibile.
La sua storia è, ovviamente, all’altezza del personaggio.

1996, New York. Angel è uno dei tanti homeless, invisibili alla pietas umana, che cercano di sopravvivere nella Grande Mela. Sporco, con i vestiti in uno stato pietoso, con solo qualche topo come pasto, è quasi irriconoscibile. Ma inaspettatamente gli viene offerta una possibilità, quella di aiutare gli altri (per l’esattezza il suo nemico naturale, la cacciatrice di vampiri), di fare la differenza, di redimersi.

Whistler Sarà dura per lei, per questa Cacciatrice. E’ solo una bambina. Il mondo è pieno di grandi cose cattive.
Angel Io voglio aiutarla. Voglio diventare qualcuno.
Whistler Oddio, ma guardati. E’ molto più carina dell’ultima cacciatrice. Non sarà facile. Più vivi in questo mondo e più ti rendi conto di quanto tu ne sia realmente ai margini. E questo è un lavoro pericoloso. In questo momento, non riusciresti a battere nemmeno un moscerino.
Angel Voglio imparare da te.
Whistler Bene.
Angel Ma non voglio vestirmi come te.

La sola consapevolezza di avere nuovamente uno scopo operano un cambiamento inimmaginabile. Di nuovo pulito, di nuovo affascinante, si trasferisce a Sunnydale, la città sulla Bocca dell’Inferno, per guardare le spalle a Buffy, la nuova cacciatrice. Lei è il primo contatto umano da decenni; agli occhi di Angel ella appare giovane, bella, coraggiosa e vulnerabile.
Come un cieco che improvvisamente riacquista la vista e rimane folgorato dalla prima cosa che vede, egli se ne innamora. Dal canto suo, Buffy non sa resistere al sex-appeal misterioso di quell’uomo sfuggente e bellissimo che di tanto in tanto le salva la vita.
L’amore, insopprimibile, scoppia.
Per Angel è un’autentica novità; perché nei suoi quasi 250 anni non ha mai provato un sentimento simile. Esce allo scoperto, si mette in gioco lottando quotidianamente a fianco di Buffy; per lei uccide il suo sire, Darla; per lei frequenta il Bronze e gli Scoobies.
Questa relazione tenera e appassionata - in cui sono contrapposti vecchio e nuovo, antico e giovane, morte e vita - è usata da Whedon come splendida metafora del primo amore, quello che fa sognare, ma che spesso è, purtroppo, quello sbagliato.
E ben presto si rivela impossibile, nel peggiore dei modi.
Nella terribile notte del diciassettesimo compleanno di Buffy, durante la quale entrambi rischiano la vita, Angel la rende finalmente sua. È il primo momento di vera felicità da quando ha riavuto l’anima, si sente un uomo, qualcuno con un futuro, una vita vera. Per alcuni istanti la sua coscienza gli dà tregua. Ed è così che una sconosciuta clausola della maledizione scatta: al vampiro viene strappata la preziosa scintilla. Il demone è di nuovo libero di agire e seminare morte, terrore e disperazione. Mutato nuovamente il nome in Angelus, egli si riunisce a Spike e Drusilla, la sua famiglia vampirica.
Come nella più romantica e tragica favola dark, Buffy è costretta ad uccidere e mandare all’inferno l’amante, proprio quando Willow gli restituisce l’anima.

Ciò che accade in seguito è storia nota.
Dopo alcuni mesi (ma per Angel passano oltre cento anni), il vampiro ritorna dall’inferno. Ma un muro spesso e invisibile separa i due innamorati. Nonostante lui l'ami ancora, egli sa che per il bene di Buffy deve allontanarsi.

La città dei lustrini

Partito da Sunnydale alla volta della capitale californiana, Angel si rende ben presto conto che una metropoli che conta svariati milioni di abitanti offre ottime opportunità di anonimato al mondo demoniaco. Se sulla Bocca dell’Inferno i vampiri battono nottetempo le zone isolate della cittadina, qui hanno l’ardire di fare soldi e mescolarsi al jet-set, con la protezione di uno studio legale – la Wolfram & Hart – che in realtà è una vera e propria ‘Evil Incorporated’.
Qui Angel scopre anche di non essere solo nella sua missione, ma di avere appoggi "in alto", tra le Forze dell’Essere, delle quali è il Campione.
 
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